Perché nel tennis si usa il punteggio "15" – "30" – "40"?

Con quale criterio nel tennis si è stabilito di usare il punteggio “15” – “30” – “40”? Scopriamolo insieme!

La risposta a questa curiosità sul punteggio del tennis presenta una serie di ipotesi più che realtà accertate. Ad oggi, infatti sembra impossibile possibile appurare la verità ma solamente ricostruzioni, più o meno attendibili. Eccone alcune:

– la suddivisione dei punti veniva assimilata al quadrante di un orologio (con l’ultimo quarto, 45, semplificato in 40). Quando si arrivava a 60 il ciclo era completo;

– tutte le volte che la palla si fermava sul terreno di gioco si facevano dei segnali per terra, dette “cacce”. Ogni quindici “cacce” si segnava un punto, trenta “cacce” due e così via;

– è probabile che nel Medioevo fossero in palio delle monete per ogni giocata: il primo e il secondo punto valevano quindici centesimi, il terzo invece dieci;

– si fa risalire questo strano punteggio a una filastrocca francese, che nacque con l’inserimento di questi numeri al suo interno senza particolari motivazioni logiche ma solo per assonanza e armonia delle parole.