ROMA: AL QUARTIERE CORVIALE NASCE UN NUOVO “GIARDINO DI BETTY” – un parco giochi con pavimentazione antitrauma ottenuta dal riciclo di materiale sportivo a fine vita

ROMA, 20 Ottobre 2021 – Un nuovo progetto per l’Associazione GOGREEN con l’inaugurazione dell’ultimo “Il giardino di Betty” in Italia.


Il nuovo parco giochi, di 160 metri quadrati, ha una pavimentazione in granuli derivanti dal riciclo di materiale sportivo esausto raccolto da esosport. 

L’iniziativa, avviata lo scorso anno con la raccolta fondi per la realizzazione dell’area giochi al Campo dei Miracoli al quartiere Corviale di Roma, ha visto il sostegno e la collaborazione di RETAKE Roma, organizzazione di volontariato impegnata nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni pubblici e nella diffusione del senso civico sul territorio.

Particolarmente significativa la scelta di dare vita al nuovo parco giochi proprio nel centro sportivo Campo dei Miracoli di Roma: una zona particolarmente difficile e degradata della città dove è presente anche Calciosociale, società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro che opera in contesti giovanili ad alto rischio di devianza, proponendo un’attività educativa e pedagogica che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia.

Un segnale forte per gli abitanti del quartiere e un regalo prezioso per i bambini che da oggi hanno un’area nuova per giocare realizzata con i principi dell’economia circolare.

La raccolta di scarpe sportive esauste, con il progetto esosport, ha come fine ultimo – grazie ad un procedimento di riciclo – la generazione di materia prima seconda, con la quale è stata realizzata la pavimentazione antitrauma del parco giochi.

“Restituire al territorio e donare a chi non ha: questo il senso del nostro progetto per il quartiere Corviale a Roma – afferma Nicolas Meletiou, Presidente Associazione GOGREEN. Siamo felici di aver potuto dare vita a questo spazio: i bambini potranno avere finalmente un’area in cui divertirsi, esprimersi attraverso il gioco e imparare a stare insieme.”

“Per noi è stata una grande emozione vedere i bambini giocare in questo nuovo parco giochi con la pavimentazione ottenuta dal riciclo di scarpe sportive – afferma Massimo Vallati, Presidente Calciosociale. Il Campo dei Miracoli è il campo dell’inclusione, dell’innovazione sociale, dell’economia circolare. Grazie a questo progetto acquista ancora maggiore valore. Nella nostra visione il Campo dei Miracoli è un grande laboratorio di innovazione sociale, culturale, ambientale della città di Roma. Il nostro auspicio è che questo Giardino di Betty sia un esempio per tutta la città. Questo è il nostro sogno!”

“A questo progetto ha collaborato attivamente l’associazione Retake Roma, tramite il coinvolgimento dei suoi 80 gruppi presenti su tutto il territorio della Capitale – afferma Francesca Elisa Leonelli, Presidente Retake Roma .  Le circa 2 tonnellate di scarpe da ginnastica usate raccolte da Retake sono diventate parte della pavimentazione antitrauma di questo Giardino di Betty. Retake continuerà il suo impegno nella raccolta di scarpe al fine di sensibilizzare sempre più studenti e cittadini sull’importanza del riuso e del riciclo.” 

“Il Giardino di Betty” è dedicato a Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou, Managing Director di ESO Società Benefit, che ha affiancato il marito nella conduzione del progetto esosport sino al 2 luglio 2011, data della sua prematura scomparsa.

Il parco giochi di Corviale è stato disegnato da Cristina Cardini, realizzato da Edilnard ed ha visto anche il prezioso sostegno di Generali, OVS, ESO, Il mio dono, Tecno Service Italia.

Entrando nel parco, i più piccoli possono subito avere accesso a tre diversi giochi a molle, che sono stati orientati in modo tale che, dondolandosi, possano essere rivolti gli uni verso gli altri. La scelta di questa tipologia di giochi non è stata casuale. I giochi nascono per creare un’occasione di svago e aggregazione, grazie alla quale i bambini sono spontaneamente incentivati a sviluppare empatia, rispetto e dialogo. Inoltre, il fatto che le molle siano radicate in profondità assume un significato simbolico e incentrato sul concetto di resilienza. 

Presenti all’inaugurazione:

  • Nicolas Meletiou, Presidente Associazione Gogreen
  • Massimo Vallati, Presidente Calciosociale
  • Roberto Tavani, Delegato dal Presidente allo Sport Regione Lazio
  • Paolo Sannini, Associazione Retake
  • Manuela Olivieri Mennea
  • Gianluca Lanzi, neo presidente del Municipio XI
  • Giorgio Farroni, medaglia d’argento alle Paralimpiadi Tokyo 2020

Paolo Masini, Presidente BPA

Nella foto da sinistra: Nicolas Meletiou, Roberto Tavani, Giorgio Farroni, Manuela Olivieri Mennea, Gianluca Lanzi

SCHEDA DESCRITTIVA GIOCHI

La capacità di un materiale di piegarsi senza mai spezzarsi incarna fortemente la filosofia del progetto e trova qui un triplice valore.

Come sostengono molti studi psicologici, pedagogici, sociologici e antropologici, l’infanzia è l’età in cui si creano le basi più influenti e determinanti per la formazione di un carattere forte, libero da timori e preconcetti, aperto alle nuove esperienze e capace di resistere alle difficoltà con resilienza.

Imparare a reagire con elasticità ed equilibrio, trovare in un’azione propositiva, libera ed energica la capacità di affrontare la vita possono avere inizio nelle prime fasi dell’esistenza, ancor prima di una comprensione razionale della sua importanza.

In questo contesto e con questo intento nascono i “I Giardini di Betty”.

Inoltre, in conformità alla sensibilità verso le tematiche ambientali e alla comprensione della necessità di creare valore a livello sociale in una direzione innovativa, inclusiva e lungimirante, il fatto che in ecologia la resilienza rappresenti la velocità con cui una comunità biotica è in grado di ripristinare la sua stabilità di fronte alle perturbazioni esalta la speranza concreta che ispira, guida e costituisce l’essenza di esosport.

Arrampicarsi riuscendo a raggiungere autonomamente la cima non permette solamente di sfogare le proprie energie canalizzandole.

Il senso di conquista e di vittoria che si prova quando si raggiunge la cima è in grado di influire sulla formazione dell’autostima. Inoltre, scalare in un contesto protetto, studiato ad hoc per la sicurezza dei bambini, all’aria aperta e che permette l’interazione con i propri coetanei, può stimolare la capacità di prestare attenzione agli altri acquisendo uno spirito di solidarietà fondamentale per la nostra società.