La Pista di Pietro, un progetto esosport

 

“La Pista di Pietro” è un’iniziativa che si affianca al progetto “Il Giardino di Betty” e si propone di realizzare nuove piste di atletica, dedicate al famoso atleta Pietro Mennea, utilizzando come base per il fondo il materiale ottenuto dal riciclo di scarpe sportive, copertoni e camere d’aria esausti.

La moglie del campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale per 17 anni, Manuela Olivieri, ha aderito all’iniziativa donando un paio di scarpe da corsa del marito, un gesto simbolico per testimoniare che in ogni “Pista di Pietro” sarà presente una piccola porzione di materiale di queste famose scarpe.

 

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A marzo 2015, a Roma, durante la presentazione dell’iniziativa, Paolo Masini, allora Assessore Sport e Scuola al Comune di Roma Capitale, da cui è nata l’idea di affiancare a “Il Giardino di Betty” la “Pista di Pietro”, ha affermato: “Le scarpe di uno dei più grandi campioni saranno il vero ‘lievito madre’ presente nelle fibre della materia che comporrà tutte le superfici che insieme realizzeremo.”

La pavimentazione, realizzata trasformando le scarpe sportive esauste, porterà con sé una parte del sogno del grande atleta: continuare a correre.

 

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Biografia di Pietro Mennea

Nato a Barletta (Bari) il 28 giugno 1952, scomparso a Roma il 21 marzo 2013; alto 1.79 per 68 kg. Allenatore: Carlo Vittori. Presenze in Nazionale: 51. Nel 1979 primatista mondiale dei 200 con 19.72. Campione Olimpico (1980) nei 200, Campione Europeo (1978) nei 100 e (1974 e 1978) sui 200.

Diplomato in ragioneria e in educazione fisica, laureato in scienze politiche. Seguito all’inizio dal prof. Mascolo, passò in breve tempo dal mezzofondo alla velocità. In precedenza aveva giocato un po’ a calcio. Al primo anno da juniores andò in Nazionale, e al secondo vinse il titolo italiano sui 200. Il prof. Vittori lo prese sotto le sue cure fin dalla stagione 1971, quando Pietro vinse i 200 ai Giochi del Mediterraneo ed agli Assoluti. Nel 1972 salito sul podio alle Olimpiadi, nel 1973 vinse alle Universiadi, nel 1974 agli Europei, e nel 1975 ancora ai Giochi del Mediterraneo ed alle Universiadi. Il suo quadriennio migliore fu dal 1977 al 1980, anni in cui divenne il miglior duecentista del pianeta, con un record mondiale di 19.72 all’Universiade di Città del Messico nel 1979 (vento, 1.8 metri) e con una vittoria olimpica nel 1980 a Mosca dove ha prevalso in un furioso finale sullo scozzese Allan Wells (20.19 contro 20.21). Si ritirò poi per quasi due anni, tornando alle gare sul finire del 1982, e fu ancora protagonista, sin dall’inverno 1983 (primato mondiale indoor sui 200). Ritiratosi alla fine del 1984, tornò ancora a correre sul finire del 1987 e partecipò alla sua quinta Olimpiade a Seul. Ha fatto avanzare di molto i record nazionali: sui 100 fino a un 10.0 manuale (Milano, 1972) e 10.01 (Messico, 1979), record europeo. È stato pure capace di 45.87 (1977) nei 400. Le sue “strisce” più impressionanti possono essere individuate in quanto ha realizzato ai campionati Europei del 1978 a Praga: fra eliminatorie e finali, 10 gare nel giro di 6 giorni, con uno straordinario 44.4 nell’ultima fatica, una frazione della 4×400; e in quanto ha ottenuto dopo i Giochi olimpici di Mosca (1980): 8 gare di 200 nel giro di circa cinquanta giorni, in Europa e in estremo Oriente, vincendo sempre, con una media di 20.07. Ha avuto poi una brillante carriera anche in campo politico-professionale, approdando al Parlamento Europeo.

 

 

Curriculum
Titoli italiani: 1974, 1978, 1980 100 – 1971, 1972, 1973, 1974, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1983, 1984 200 – 1974 4 x 100 – 1974 4 x 200
Giochi Olimpici: 3/1972 200, 4/1976 200, elimin. qf/1980 100, 1/1980 200, 3/1980 4 x 400, 7/1984 200, 4/1984 4 x 100, 5/1984 4 x 400, elimin. qf/1988 200 Campionati Mondiali : 3/1983 200, 2/1983 4 x 100
Campionati Europei: 6/1971 200, 3/1971 4 x 100, 2/1974 100, 1/1974 200, 2/1974 4 x 100, 1/1978 100, 1/1978 200, 5/1978 4 x 100, 7/1978 4 x 400, 6/1982 4 x 400
Campionati Europei indoor: 1/1978 400
Campionati Europei juniores: 5/1970 200, 6/1970 4 x 100
Coppa del Mondo: 4/100 1977, 2/1977 200
Coppa Europa: 2/1975 100, 1/1975 200, 3/1975 4 x 100, 2/1977 100, squalif./1977 4 x 100, 1/1979 100, 2/1979 200, 4/1979 4 x 100, 2/1983 200, 1/1983 4 x 100

Performances 100 metri
10.01 (1) Città del Messico 4-9-79
10.15 (1) Torino 4-8-79
10.15 (1)b2 Spalato 23-9-79
10.18 (1) Bologna 19-9-79
10.19 (1)b2 Praga 29-8-78
10.19 (1) Torino 24-6-80
10.20 (1) Torino 12-7-75
10.22 (1) Lignano Sabbiadoro 18-8-79
10.23 (4) Zurigo 20-8-75
10.23 (4) Milano 1-7-78
tempi manuali
10.0 (2) Milano 16-6-72
10.0 (1) Palermo 10-9-75
10.0 (1) Lisbona 3-6-79

Performances 200 metri
19.72 (1) Città del Messico 12-9-79
19.96 (1)b9 Città del Messico 10-9-79
19.96 (1) Barletta 17-8-80
20.01 (1) Roma 5-8-80
20.03 (1) Tokyo 20-9-80
20.03 (1) Pechino 27-9-80
20.04 (1)sf Città del Messico 11-9-79
20.05 (1) Bruxelles 22-8-80
20.07 (1) Rovereto 13-8-80
20.07 (1) Brindisi 3-10-84
20.09 (1) Brindisi 14-10-84
tempi manuali
19.8 (1) Città del Messico 3-9-79

b = batteria; sf = semifinale

Primati

GARA TIPO PRESTAZIONE VENTO ANNO CITTA’
100 metri Pista 10.0 1972 Milano
150 metri Pista 14.8 1983 Cassino
200 metri Pista 19.96 1980 Barletta
300 piani Pista 32.2 1975 Formia

Fonte: FIDAL

 

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La pista, realizzata con il riciclo di scarpe sportive esauste, è la dimostrazione del binomio vincente sport ed eco-sostenibilità

Un taglio del nastro emozionante questa mattina a Roma per la prima “pista di Pietro”, inaugurata al Foro Italico nell’ambito degli eventi della Settimana europea dello sport, organizzata dalla Commissione e che si svolge dal 23 al 30 settembre.

All’inaugurazione del progetto, ideato da Paolo Masini, Presidente RomaBpa e Nicolas Meletiou, fondatore esosport iniziativa di ESO Società Benefit,  e che vede il coinvolgimento di Manuela Olivieri Mennea, moglie del più forte corridore italiano nella storia dell’atletica leggera, hanno partecipato numerose autorità del mondo istituzionale e sportivo: Claudia De Stefanis, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Eliana Ventola, responsabile comunicazione istituzionale Credito Sportivo, Alfio Giomi, Presidente Federazione Italiana di Atletica Leggera, Fabio Pagliara, Segretario Generale Federazione Italiana di Atletica Leggera, S.E. Prof. Shirish M. Soni Ambasciatore del Sudafrica, Silvia Costa Presidente onoraria Movimento sportivo popolare.

Dalla raccolta e dal riciclo di scarpe sportive esauste, con il progetto esosport run, è nata “La pista di Pietro”  con una pavimentazione realizzata con materia prima seconda ottenuta dal riciclo delle scarpe, a conferma che un rifiuto può diventare una risorsa e che il futuro è e deve essere quello di iniziative come questa, basate sulla filosofia del ciclo del riciclo e dell’economia circolare.

“La pista di Pietro” è una pista di atletica di 60 metri con tre corsie, removibile ed itinerante: da oggi per tutta la settimana diventa teatro della sfida al record di Pietro Mennea e portatrice del messaggio che lo sport e la sostenibilità ambientale possono diventare un binomio vincente.

Al termine della Settimana europea dello sport, “La pista di Pietro” è pronta per intraprendere il suo cammino itinerante nelle scuole d’Italia con il suo messaggio che abbina il valore educativo dello sport all’importanza del riciclo per la salvaguardia dell’ambiente. La pista può essere adottata da scuole, impianti sportivi ed enti locali, anche in forma permanente.

Da oggi fino a sabato, gli studenti di ogni ordine e grado hanno la possibilità di gareggiare con l’obiettivo di battere o avvicinarsi il più possibile al record di 6”68, ottenuto da Pietro Mennea sui 60 mt indoor nel 1976: durante la corsa di ogni atleta, le luci a LED si accendono alla velocità del record di Pietro.

All’arrivo, ogni concorrente riceve un attestato riportante il tempo di gara, firmato da Manuela Olivieri Mennea che ha donato, alla campagna di raccolta, le scarpe da corsa del marito, un gesto simbolico di forte coinvolgimento emotivo, a testimonianza che “La pista di Pietro” contiene una parte del sogno di questo grande atleta, rimasto nel cuore di tutti, di continuare a correre e di far vivere questa esperienza ai giovani.

“Sport ed economia circolare: un abbinamento vincente con il progetto “La pista di Pietro” – afferma Nicolas Meletiou: il primo passo importante a Roma di quello che sarà un lungo percorso itinerante all’insegna della passione per lo sport e del ciclo del riciclo”.

Per Paolo Masini il progetto “La pista di Pietro” rappresenta un progetto virtuoso tra sport e buone pratiche ambientali: “Le scarpe di Pietro sono il lievito madre di questo progetto che mira poi a diffondersi a partire dai luoghi della formazione”.

“Il valore educativo dello sport è una ricchezza per il futuro del nostro Paese – ha dichiarato il Prof. Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione, Universita? e Ricerca. Dobbiamo contribuire a far crescere la cultura sportiva tra i giovani, anche attraverso i luoghi della formazione. Apprezziamo e sosteniamo l’iniziativa de “La pista di Pietro” che va proprio in questa direzione: un forte messaggio educativo dato dai valori che lo sport insegna sul campo, come la collaborazione e la condivisione, la disciplina personale, il rispetto delle regole e l’inclusione, abbinati ad un’attenzione particolare ai temi dell’economia circolare, del riciclo e del riuso. Ci auguriamo che iniziative come questa, in linea con il principio del benessere sostenibile, possano diffondersi nelle scuole del nostro Paese coinvolgendo insegnanti e studenti in questo importante percorso.”

“L’iniziativa de “La pista di Pietro” e? un progetto importante e coraggioso dedicato al grande Pietro Mennea, che consentirà di realizzare nuove piste di atletica utilizzando come base per il fondo il materiale ottenuto dal riciclo di scarpe sportive, copertoni e camere d’aria esausti – ha dichiarato l’On. Roberto Morassut, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.”

“La pista di Pietro”, realizzata con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il contributo del Credito Sportivo, della Federazione Italiana di Atletica Leggera e di Vibram, si colloca nell’ambito delle iniziative Runfest organizzate dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera per incentivare la pratica dello sport, l’adozione di sani stili di vita indicati per favorire salute e benessere psico-fisico. #beactive



ROMA – FORO ITALICO 2019

24 giugno 2023: “La pista di PIETRO” in Barletta

A 10 anni dalla scomparsa di Pietro Mennea nasce a Barletta la prima

“Pista di Pietro”

Dal riciclo di materiale sportivo e scarpe da lavoro a fine vita nasce a Barletta “La pista di Pietro” nell’area esterna della scuola elementare Giovanni Modugno

Pietro Mennea, la “Freccia del Sud”, è stato un atleta straordinario. La sua carriera, costellata di numerosi e straordinari record mondiali e medaglie olimpiche, è simbolo di perseveranza, grinta e talento. Doti che hanno ispirato e ispirano tuttora generazioni di atleti in tutto il mondo.

A 10 anni dalla sua scomparsa, nasce a Barletta, sua città natale, la prima pista di atletica a lui dedicata e realizzata con una superficie speciale, ottenuta dal riciclo di rifiuti sportivi e scarpe da lavoro (DPI) raccolti con i progetti esosport e back to work. Un progetto nato nel 2009 per coniugare la passione per lo sport all’economia circolare, grazie alla competenza di ESO Società Benefit nel settore della gestione di rifiuti da ufficio.

La pista di atletica leggera è lunga 60 metri, ha 6 corsie e si trova nell’area esterna della scuola elementare Giovanni Modugno di Barletta. Un’iniziativa a più mani, frutto dell’incontro di diverse realtà imprenditoriali e associative accomunate dal desiderio di ricordare e celebrare Pietro Mennea per far continuare a vivere il suo ricordo nel cuore dei giovani atleti che correranno su quella superficie, nata da un processo di riciclo ed economia circolare.

Dall’incrocio delle strade di BASE Protection, nel settore della produzione di scarpe antinfortunistiche, dell’Associazione GOGREEN, che sostiene i progetti esosport per la costruzione di pavimentazioni sportive per “La Pista di Pietro”, del Comune di Barletta, con il Sindaco Cosimo Cannito, della Fondazione Pietro Mennea onlus, dell’I.P.Archimede di Barletta e di ESO RECYCLING, specializzata nel trattamento di rifiuti sportivi e DPI, è nata l’idea di dare vita a questa importante iniziativa per il territorio.

“La Pista di Pietro” è anche frutto dell’incontro di altre strade, quelle di Nicolas Meletiou, Paolo Masini, ideatore del progetto, e Manuela Olivieri Mennea, moglie del campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale per 17 anni, che ha aderito all’iniziativa donando un paio di scarpe da corsa di Pietro. Un gesto simbolico per testimoniare che, in ogni pista che nascerà, sarà presente una porzione di materiale delle scarpe e una parte del sogno di questo grande atleta, una sorta di lievito madre che si moltiplicherà in tutte le piste che verranno.

L’inaugurazione de “La Pista di Pietro” è prevista sabato 24 giugno alle ore 11.30 preceduta da una serata di beneficenza per la raccolta fondi che si terrà al Garden Club di Barletta alle 21.00 di giovedì 22 giugno, affiancata da una lotteria dove si potranno vincere maglie autografate da grandi campioni dello sport.

“Sport ed economia circolare: un abbinamento vincente con “La Pista di Pietro” – affermano all’unisono Nicolas Meletiou, presidente Associazione GOGREEN e Paolo Masini, ideatore del progetto – e dall’alto valore educativo per le nuove generazioni. Siamo felici e onorati di essere parte di questo progetto ambizioso che nasce da una naturale sinergia che si è venuta a creare con l’azienda BASE Protection, l’Amministrazione del Comune di Barletta e la Fondazione Mennea e l’Istituto I.P. Archimede. Desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti per aver creduto nell’idea e per aver fatto squadra per realizzarla.”

“La Pista di Pietro, nata con il trattamento e il riciclo di materiale sportivo e DPI a fine vita nel nostro impianto a Tolentino – afferma Helga Loessl, CEO ESO RECYCLING – è la dimostrazione che insieme si può costruire un futuro collaborativo, fatto di progetti come questo che mettono al centro l’economia circolare, la solidarietà e lo sport.”

“L’insegnamento di Pietro, non è stato soltanto quello di essere migliore dei suoi contemporanei o predecessori… piuttosto quello di cercare di essere migliore di sé stesso. Noi figli della sua città – ha dichiarato l’Assessore allo sport Marcello De Gennaro – in pochi giorni abbiamo accettato una sfida con noi stessi: quella di raggiungere un risultato che lo ricordi nel tempo attraverso la “pista di Pietro”, il suo terreno di gioco preferito, con la sua stessa intraprendenza.

“Un segno indelebile che scolpisce la memoria di un indimenticabile campione, di un grande italiano, di un ineguagliabile barlettano. Una pista di atletica dedicata a Pietro è il più bel regalo che Lui, da lassù, potesse fare agli alunni della scuola Modugno e a tutti i giovani sportivi della città che spero vorranno imitarlo. Un’esperienza da replicare in tutte le scuole della città, affinché il suo esempio possa stimolare un sano entusiasmo nei giovani.” Dichiara altresì Ruggiero Mennea.

“La Pista di Pietro è un dono prezioso per la nostra città; rappresenta l’amore per l’ambiente, la passione per lo sport, lo spirito di collaborazione tra aziende del territorio e non; è prova dell’impegno dei nostri governatori e del sistema scuola nel voler tenere vivo il ricordo del grande Pietro per favorire e innescare processi di emulazione da parte dei nostri ragazzi.” Daniela Stolfi General Manager di Base Protection.

“La Pista di Pietro in una scuola di Barletta è il sogno più bello che si realizza. Pietro ha iniziato la sua corsa verso il successo proprio da una scuola di Barletta, avviato allo sport dal professor Alberto Autorino, il suo insegnante di educazione fisica. Da nessun’altra parte l’alchimia potrà raggiungere la perfezione magica che ha a Barletta: siamo nella città che ha dato i natali a Pietro, in una scuola che è l’istituzione fondamentale che ha consentito a Pietro di incontrare lo sport e qui è stata realizzata una pista di atletica che rappresenta lo strumento che ha consentito a Pietro di trovare il successo, prima nello sport e poi nella vita.

Sono certa che questa pista avrà quella magia in più che aiuterà i ragazzi a trasformare in realtà i loro sogni, perché lo sport è fondamentale per trasmettere quei valori che sono indispensabili per una vita di successi, ed ogni ragazzo che si allenerà su questa pista, dovrà sempre avere ben presente la storia di Pietro, che da Barletta ha iniziato a sognare, dimostrando che l’impossibile non esiste.” Conclude Manuela Olivieri Mennea Presidente Fondazione Pietro Mennea Onlus.